Saluto del Direttore

 “Il confine è il luogo migliore per acquisire conoscenza”

(P. Tillich)

 

Gentili docenti e colleghi,

cari studenti e care studentesse,

amici e amiche,

 

anche quest’anno, come Comunità accademica dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Michele Arcangelo” di Foggia, ci accingiamo a lavorare tutti insieme per preparare e vivere un nuovo e impegnativo percorso.

Dalle parole iniziali di Paul Tillich, uno dei più importanti teologi del novecento, fiero oppositore del nazismo che lo costrinse all’esilio, prendiamo spunto per coltivare il desiderio e l’auspicio di una continua crescita e di un continuo progresso in senso culturale, spirituale e comunitario.

Oggi più che mai siamo chiamati a riflettere sul significato e sul ruolo del limite, del margine, della soglia. Troppo spesso i confini sono vissuti o rappresentati come luoghi di chiusura, barriere da erigere contro ciò che è percepito come estraneo o minaccioso. Ma una visione autenticamente cristiana e teologica del confine ci invita a rovesciare questa logica: il confine non è una trincea, ma un luogo di rivelazione, di discernimento, di apertura.

Vorremmo, insieme, tra i banchi del nostro Istituto o immersi nella ricerca, imparare a comprendere il confine anzitutto come luogo interiore, esistenziale, dove si vive il confronto con sé stessi. È là dove ciascuno di noi si misura con la propria identità, con i propri limiti, ma anche con le proprie potenzialità. Nella Scrittura, è spesso nei luoghi di transizione e incertezza che Dio chiama e si manifesta: pensiamo ad Abramo, chiamato a lasciare Ur dei Caldei verso una terra promessa, o a Elia, nel silenzio di una grotta, mentre fugge da sé e ritrova Dio. Il confine è il luogo dove si abita la domanda, dove la verità non si impone, ma si cerca. In questo senso, il confine è anche un luogo formativo, spiritualmente fecondo, dove la persona è chiamata a diventare sé stessa.

Ma il confine è anche spazio dell’altro, del volto che interpella, che chiede accoglienza, comprensione, relazione. Viviamo in società sempre più attraversate da dinamiche di pluralismo culturale, religioso e sociale. Il rischio è che la differenza venga percepita come distanza invalicabile. Eppure è proprio al confine che si realizza il dialogo autentico: non nell’assimilazione che uniforma e appiattisce, ma nel riconoscimento reciproco. La teologia è chiamata a una duplice fedeltà: alla verità del Vangelo e alla complessità del reale. Non possiamo fare teologia chiudendoci nelle nostre categorie, ma solo aprendoci — nel rigore e nell’umiltà — a ciò che accade nei crocevia della storia.

Ma il confine, e Tillich lo sapeva e spiegava bene, è soprattutto luogo teologico. Molte delle grandi teofanie della Bibbia avvengono in spazi di passaggio — nel deserto, sui monti, ai bordi delle città. È al confine che Dio si fa prossimo, non solo per abbattere i muri, ma per ricostruire ponti. Gesù stesso vive la sua missione “in uscita”, ai margini, tra pubblicani, stranieri, samaritani. E non è forse il dialogo interreligioso, oggi, uno dei principali confini teologici del nostro tempo? Come ha affermato il Concilio Vaticano II nella Nostra aetate, la Chiesa non rigetta nulla di ciò che è vero e santo nelle altre religioni, perché queste “riflettono spesso un raggio di quella Verità che illumina tutti gli uomini” (n. 2).

Con questi propositi e con gratitudine accogliamo soprattutto chi inizia questo percorso: impegniamoci tutti – docenti, personale e studenti – affinché nessuno rimanga indietro o si senta solo. Questo sito è un piccolo strumento che, speriamo, aiuti ad accorciare le distanze, dove troverete tutte le informazioni utili allo svolgimento delle attività: l’iscrizione, i piani di studi, gli orari delle lezioni e gli esami. Così i contatti dei docenti e della segreteria.

Buon anno accademico 2025/26 a tutti e a tutte!

prof. Emanuele Spagnolo

direttore dell’ISSR di Foggia