Alla luce della drammatica situazione internazionale, e delle immagini di guerra che ogni giorno giungono dalle terre martoriate, la Rete Teologica del Mediterraneo ha formulato una “Dichiarazione per la pace” sottolineando la necessità, come teologi e come credenti, “di ascoltare questo grido e a interrogare Dio con le parole che restano. Come all’inizio della creazione, lo Spirito aleggiava sulle acque del caos (Gen 1,2), oggi invochiamo lo Spirito perché soffi di nuovo sulle macerie dell’odio e della guerra, generando vita là dove ora regna la morte, amore dove ora regna l’odio. Crediamo che la risurrezione di Cristo sia già la rivelazione dei cieli nuovi e della terra nuova di cui parla l’Apocalisse: un mondo trasfigurato, riconciliato, abitato dalla giustizia (Ap 21,1). E ci aggrappiamo con viva speranza alla sua promessa: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5)”.
La teologia, ogni teologia, cioè il nostro modo di dire Dio, ci chiama oggi a una parola rinnovata dalla pace che viene da Dio.